La scelta del tipo di illuminazione della casa, a molti potrebbe sembrare un momento trascurabile. Così non è. Scegliere al meglio l’illuminazione per ciascun ambiente significa valorizzare le qualità positive di uno spazio e nascondere eventuali difetti: la progettazione del sistema di illuminazione deve essere quindi razionale e prendere in considerazione ogni singola stanza. Con una buona illuminazione si possono svolgere al meglio tutte le diverse attività in casa, come per esempio cucinare, leggere e dormire. Ogni ambiente e ogni attività necessitano di un tipo di luce diversa, dal colore e dall’intensità variabili. Saper disporre in modo appropriato le fonti di luce è fondamentale per il comfort visivo e psicologico, che troppo spesso non viene preso in adeguata considerazione.
Luce diretta e luce diffusa
L’illuminazione in generale deve essere gradevole e sufficientemente dosata in ogni ambiente. Solo così si può definire quante lampade servono, dove posizionarle, quante prese e quanti interruttori sono necessari. Ovviamente l’abbagliamento deve essere evitato, sia diretto che indiretto, così come il riflesso che potrebbe crearsi su superfici lucide, pareti o tavoli. Per ovviare a questi inconvenienti, servono sistemi illuminanti di tipo generale nei vari ambienti, provvisti di schermature che lasciano filtrare la luce in modo morbido e indiretto. Se la luce è diretta, è consigliabile collocare la fonte luminosa fuori dal campo visivo, magari rivolta verso una parete o il soffitto: la lampada sul tavolo da pranzo, o sulla scrivania, deve andare a un’altezza inferiore a quella degli occhi. Al contrario, una luce diffusa è più leggera, e un abat-jour o una lampada da tavolo di tessuto o materiale semi-trasparente sono perfetti per un ambiente rilassante in cui riposare e leggere.
Luce per le varie attività in casa
Per mangiare, cucire, leggere, truccarsi o radersi serve una luce specifica e diretta sulla zona di lavoro. L’ideale in cucina, in particolare, è usare una luce forte generale da 35 watt circa per ogni mq. Da preferire le lampade a luce naturale e non al neon, ma forte e concentrata sul piano di lavoro (100-125 watt). Per mangiare, meglio scegliere una lampada da posizionare in modo verticale sopra il tavolo, per assicurare una corretta illuminazione che non colpisca gli occhi e non crei fastidio. Per leggere è ottima una lampada orientabile, così che il fascio luminoso illumini le pagine del libro senza creare zone d’ombra. È importante che la lampada illumini solo la zona di lettura, in modo da non recare fastidio alle altre persone presenti nella stanza. Per guardare la televisione? Meglio non lasciare il locale completamente al buio, perché il contrasto tra la luminosità dello schermo e il buio della stanza possono affaticare la vista. Una piccola lampada da 20 o 30 watt dalla luce soffusa sopra il televisore è perfetta. Lavorare o studiare: puntare su una lampada snodabile e regolabile da tavolo o da scrivania, tenendo l’altezza del fascio luminoso inferiore a quella degli occhi. Per vestirsi, invece: davanti alla specchiera servono due lampade (una su ciascun lato), più o meno all’altezza degli occhi in modo tale da evitare le zone d’ombra. Chiude la camera da letto: qui va bene una luce generale diffusa, morbida e media (15-20 watt per mq).
Per maggiori informazioni contatta Areazero Design Studio di Pasquale Clemente, Via Don Giustino Russolillo, 23, 70042 Mola di Bari (BA). Telefono +39 349.1313059.
Oppure visita il sito internet www.areazerodesignstudio.it, e scrivi una mail all’indirizzo areazero.designstudio@gmail.com.