L’affievolirsi della pandemia permetterà di cambiare il modo in cui pensare la casa. Gli ultimi anni hanno richiesto di guardarci allo specchio, magari confrontandoci con sfortunate decisioni domestiche prese prima del lockdown o rivalutando i confini non definiti tra lavoro e casa. Quest’anno di sicuro il design si impegna a preservare la bellezza della vita. Come? Attraverso scelte ad hoc, che rispecchino soprattutto l’amore per il nostro pianeta.
Il ritorno dei neutri caldi anni ’90
Beige, marrone, crema. I neutri freddi saranno superati dalle tinte che in qualche modo evocano gli anni novanta. I neutri sono versatili e confortanti e riflettono il modo in cui vogliamo catturare la pace e l’ottimismo, avvolgendo le stanze con calore e un senso di benessere.
Le materie prime? Naturali
Il marmo è ovunque. E questo fa parte di una tendenza più ampia che mette in risalto le qualità naturali dei materiali, spogliati di tutti i sintetici. Se forme e materiali organici sono già stati popolari in passato, questa volta sarà più specifico. Cosa significa esattamente? Una maggiore attenzione alle venature ad alto contrasto (che stanno riscuotendo molto successo), e alle trame esagerate anche nel marmo, nella pietra e nel legno.
Nel 2023 persisterà la sostenibilità
I designer ne sono convinti, ma quest’anno le pratiche che riguardano il rispetto per la terra andranno oltre, dagli oggetti d’arte ai nostri giardini.
Il verde, colore più usato
Aspettiamoci di vederlo spuntare ovunque. Pavimenti color prato, per esempio, stanno avendo una crescente popolarità. Il color smeraldo, per esempio, ha ottenuto il primo posto in un sondaggio tra designer. Secondo posto per il color salvia.
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